mercoledì 18 novembre 2015

C'E' ISLAM E ISLAM, A CENTOCELLE: ARRESTATO 24ENNE PER SPACCIO E DENUNCIATO PER ODIO RAZZIALE, ETNICO E RELIGIOSO

Cosa dicevamo? Proprio questo.

I terroristi potenziali, sono già tra di noi. Bloccare le frontiere non serve.

Vediamo i fatti con il verbale della questura: 



Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato nel pomeriggio di ieri il giovane musulmano che durante l'ultima puntata della trasmissione televisiva  ‘Quinta Colonna’ aveva rilasciato dichiarazioni con le quali aveva condiviso le ragioni della strage dei giornalisti della testata Charlie Hebdo, nonché accusato i francesi e gli americani della strage del 13 Novembre a Parigi.

L’arrestato, B.S.J., di anni 24, cittadino italiano perché di padre tunisino ma di madre italiana, è stato rintracciato nella moschea di Centocelle.
Nel corso della perquisizione effettuata dagli agenti della Digos della Questura di Roma presso l’abitazione ubicata nel quartiere San Basilio, è stata rinvenuta sostanza stupefacente e alcuni bilancini di precisione.
Nella circostanza sono stati sequestrati documenti in lingua araba, tuttora al vaglio degli inquirenti.
Il predetto è stato inoltre denunciato per propaganda di idee fondate sulla discriminazione e l’odio razziale, etnico e religioso. 


Ora specifichiamo: il ragazzo è stato arrestato per droga, ma attenzione, il blitz in casa sua è stato possibile perchè l'uomo è stato attenzionato nell'ambito dei controlli antiterrorismo. E per le sue dichiarazioni si è beccato un denuncia. Non certo costruiva bombe con la coca.

Per quanto mi riguarda, la mancanza di rispetto per le vittime francesi a me basterebbe per accompagnarlo fuori confine italiano. Sono per la libertà di parola, sempre. Ma in quanto padrone di casa nel mio Paese, posso decidere se accettare o no le dichiarazioni altrui no?



DUE VIDEO, DUE MUSULMANI DIVERSI

Aldilà della rabbia, resta il sospetto. Quello per i nostri concittadini extracomunitari e per tanti musulmani, bravissime persone, che sono nel nostro Paese per lavorare. Ma noi non abbiamo i mezzi culturali e di sicurezza per poter fare un distinguo. Questa città e questo Paese non sono ancora pronti.   



Nessun commento:

Posta un commento